Come si è recentemente parlato, lo Stato italiano ha messo a disposizione diversi bonus per quei lavori che portano a una riqualificazione energetica del proprio edificio. Tali incentivi non solo hanno l’obiettivo di far ripartire il settore dell’edilizia, bensì intendono anche rinnovare il patrimonio immobiliare italiano.

Cos’è l’insufflaggio?

Per insufflaggio si intende un’opera davvero poco invasiva, ma molto funzionale, che consiste nel riempimento delle pareti di un’abitazione con un materiale isolante affinché la casa ne benefici in materia di risparmio energetico, ovvero minore dispersione termica. Questa operazione, che non richiede manomissioni murarie, è compresa negli incentivi concessi dallo Stato.

Isolamento termico per la casa

Se isolare la casa è un intervento estremamente importante sia per il nostro comfort fisico sia per le nostre tasche, considerando che né il calore né il refrigerio domestico si disperderanno, è altrettanto vero che l’insufflaggio consiste in una delle pratiche migliori al fine di raggiungere tale obiettivo.

Rapido, economicamente accessibile e per nulla invasivo nella sua realizzazione, l’insufflaggio è effettuabile nel giro di poche ore semplicemente praticando piccoli fori (poi suturabili) nel muro, ove riversare il materiale isolante, che sarà naturale e assolutamente non nocivo.

Insufflaggio con l’ecobonus al 110%

L’ecobonus al 110% comprende anche l’opera di insufflaggio, purché essa venga sostenuta con schiume espanse altamente performabili. Una volta accertatatisi di ciò, sarà possibile ottenere una detrazione fiscale pari al 110%.

Chi ne usufruirà si vedrà rimborsare la spesa con cinque quote annuali di pari importo (che diventeranno quattro quote per la parte di spesa sostenuta nel 2022), diversamente dalle dieci rate precedentemente previste.

Vi è inoltre la possibilità di richiedere la cessione del credito all’impresa che si fa carico dei lavori.

Tale bonus è applicabile su quegli interventi relativi ai muri di un edificio purché i muri oggetto dell’opera ricoprano almeno il 25% della superficie disperdente lorda. Inoltre i limiti di spesa sono pari a:

  • 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari;
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio per quegli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per quegli edifici composti da 9 o più unità immobiliari.

Detrazioni fiscali al 65%

La detrazione fiscale del 65%, o Ecobonus per lavori di insufflaggio certificato, non è cumulabile con altre agevolazioni previste per gli stessi interventi. Il soggetto interessato dovrà dunque optare per l’agevolazione a lui più conveniente.

Tutti coloro che intendono avvalersi del beneficio devono conservare la seguente documentazione:

  • Il certificato di asseverazione redatto da un tecnico abilitato;
  • L’attestato di qualificazione o certificazione/prestazione energetica (ove richiesto);
  • La ricevuta di invio tramite internet (o per raccomandata postale) dell’attestato di qualificazione o certificazione/prestazione energetica;
  • La ricevuta del bonifico bancario o postale (i soggetti non titolari di reddito d’impresa);
  • Le fatture e le ricevute fiscali che comprovano le spese sostenute.

Per accedere alle detrazioni fiscali del 65% è necessario il pagamento tramite bonifico (bancario o postale), con i dati richiesti dalla legge. Lo deve seguire il contribuente (ed eventualmente i familiari conviventi) che vorrà poi beneficiare della detrazione fiscale.

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