Materiali Insufflaggio

Insufflaggio: cellulosa, vetro, polistirene e altri materiali. Quale usare?

Esistono molti materiali da insufflaggio per le intercapedini e i sottotetti, la scelta dipende dalle caratteristiche delle pareti o dei tetti, dallo spessore disponibile e dal tipo di progetto energetico della costruzione. Cerchiamo di riassumere brevemente indicando i principali materiali e le loro caratteristiche peculiari:

LANA DI VETRO

si tratta del materiale più completo del mercato, composto da fiocchi derivati dal vetro riciclato che vengono soffiati raggiungendo una densità tra i 20 e i 30 kg al metro cubo. Ha un bassissimo assestamento nel tempo, classe A1 di resistenza al fuoco (la migliore possibile), una traspirazione pari a quella dell’aria, e un lambda che può arrivare a 0.034 al top per i materiali da insufflaggio. Ha un buon valore di sfasamento estivo (capacità di ritardare l’onda di calore del sole). È un ottimo isolante acustico.

FIBRA DI CELLULOSA

fiocchi derivati da carta riciclata con un legante che riduce l’infiammabilità a classe BS-2 e la protegge da insetti e roditori. Viene soffiata con una densità tra i 45 e 55 kg a metro cubo. È il materiale presente da più di 30 anni e più utilizzato nel tempo. Ha una buona traspirazione (il valore mu è circa 2, e un lamba di 0.039). La criticità nella posa è la densità, che se scarsa può portare ad assestamenti nel tempo di circa il 10%. Il valore di sfasamento è ottimo in considerazione della massa notevole. È un buon isolante acustico.

FIBRA DI LEGNO
fiocchi derivati dalla lavorazione del legno, si tratta di un prodotto naturale prodotto per ora solo in Germania e Austria, classe al fuoco b2 e lambda di 0.040. Ha un ottimo valore di sfasamento con una densità di 32-45 euro al mq. La traspirazione è buona con un mu di 2. È un buon isolante acustico.
PERLE DI POLISTIRENE
si tratta di perle derivanti dalla lavorazione dello stirene, è il materiale più leggero che consente di utilizzare pochissimi buchi per essere insufflato. Adattissimo per gli appartamenti abitati. Ha un lambda in posa di 0.043, non patisce l’umidità e ha valori di traspirazione vicini a quelli dell’aria. Resistenza al fuoco classe E, prodotto con bassissima massa. Resta libero nell’intercapedine, si può consolidare nell’intercapedine con un legante per renderlo solido ed evitare le fuoriuscite.
SUGHERO GRANULARE
si tratta di granuli di sughero, alcuni addittivati con resine, altri naturali hanno subito un processo di tostatura. Questo materiale raggiunge una densità di 70 kg al metro cubo e un lamba di 0.045. Il valore di traspirazione ha un mu poco più di 2. Resistenza al fuoco classe E. È un prodotto naturale ma rispetto agli altri materiali il prezzo è molto più elevato.
PERLITE ESPANSA
si tratta di perle derivate dalla fusione di materiali lavici che determinano un prodotto molto robusto e inerte. Ha una forte massa pari a 100kg a metro cubo ed un lambda di 0.05. Resiste al fuoco in classe A1 e non patisce le alte temperature. La traspirazione è prossima a quella dell’aria.
LANA DI ROCCIA
fibra minerale dalla grande densità di 70 kg a metro cubo, lambda 0.037, mu pari a 1 e classe di resistenza al fuoco A1 molto resistente alle alte temperature. Necessita di molti fori, è poco amato dagli installatori in quanto consuma molto le turbine delle macchine essendo un prodotto molto abrasivo.
Come in tutti i campi dell’edilizia non esiste un unico prodotto migliore di altri in assoluto, vi sono prodotti più o meno performanti e prodotti più o meno naturali. In generale tutti i prodotti elencati di sopra li abbiamo provati e nessuno ha avuto controindicazioni. Sta al progettista sfruttare le caratteristiche peculiari del prodotto per adattarlo all’abitazione del cliente, considerando anche gli schemi di foratura che nel caso di appartamenti abitati sono la variabile principale per ridurre il disturbo e gli interventi di ripristino.

Isolanti sottili e supersottili: le novità hi-tech per l’isolamento termico

Si tratta di materiali ad alto contenuto tecnologico con un prezzo molto elevato. Sovente il cliente finale è disponibile a considerare un esborso maggiore per salvaguardare lo spazio nella sua casa o sul suo poggiolo, o per preservare l’estetica della sua facciata.

Depron

Il materiale sottile più semplice è il Depron: si tratta di un materiale poliuretanico in fogli morbidi con spessori da 3 a 9 mm, con un λ=0.035. È utilizzato per semplici cappotti interni come soluzione alle muffe di condensa o per la correzione di piccoli ponti termici. Si applica con un adesivo apposito e si rasa con rete da cartongesso. Si tratta di un materiale molto semplice da applicare e facilmente tinteggiabile.

Polistirene

Un materiale considerato sottile è il Polistirene in fogli da 2 cm, con un λ=0.035, che consente di effettuare cappotti interni o isolamenti da umidità apportando un minimo beneficio nonostante le capacità isolanti di questo spessore non consentano grandi risultati. Sovente viene utilizzato accoppiato ad una lastra di cartongesso in modo da evitare la lavorazione della rasatura con rete ed effettuare una veloce finitura.

Aerogel

Dal 1999 è stato messo a punto un nuovo materiale denominato Aerogel, con qualità isolanti mai viste in precedenza. Si tratta di una struttura ricavata da nanotecnologie in grado di trattenere piccolissimi quantitativi di aria e pertanto in grado di realizzare isolamenti mai considerati in precedenza, dando luogo ai cosiddetti materiali supersottili.

Le prime applicazioni si sono avute nella tecnologia aerospaziale e nelle missioni antartiche. Recentemente è stato studiato anche per usi civili ed industriali, grazie ad un range di utilizzo dai -200 ai + 200 gradi celsius. La sorpresa maggiore di tali sperimentazioni è la capacità del materiale di garantire il passaggio del vapore acqueo e dei gas trattenendo il passaggio del calore. Pertanto il risultato è un materiale che respira come una pelle, e che consente di smaltire sia i gas presenti nelle abitazioni che la naturale traspirazione dei vecchi muri di calce e mattoni. Il materiale si presenta come un gel e viene annegato in fogli di materiale morbido per dare una consistenza. Questo lo rende semplice ed adattabile a tutte le forme e utilizzi.

Di seguito gli utilizzi di questa materia prima che hanno fatto i diversi produttori di pannelli.

Aeropan

la Actarus ha realizzato un pannello studiato per le applicazioni in cappotto esterno. La conducibilità di λ=0.013 e lo spessore minimo di solo 1cm consente di intervenire in facciata con una tipologia di lavorazione molto simile al normale pannello spesso di polistirene o lana minerale. I pannelli sono pronti con i fori per i tasselli e i bordi smussati per una facile e veloce posa. Il supporto è ad alta resistenza e non patisce eventuali colpi. Questo materiale consente interventi su facciate con un minimo spessore salvando così tutti gli elementi estetici.

Aerowall

Aerowall, della ditta Tecnowool, abbina un pannello di aerogel ad una lastra di cartongesso o gessofibra. Si ottiene un pannello già pronto per i cappotti interni, disponibile in vari spessori da 2.3 a 3.3 cm garantendo il risultato di un cappotto in materiale normale pari a circa 10 cm. Si presenta con angoli smussati per una veloce rifinitura, in modo da consentire rapidi e puliti interventi anche in appartamenti abitati.

Spacecork

Spacecork, della ditta Ecofine, è un pannello con due lastre di sughero da 2mm a proteggere il foglio di aerogel. Lo spessore varia da 1.4 cm a 3.4, è adatto a cappotti interni rasati con rete consentendo uno spessore minimo ed una buona resistenza meccanica. Con questi spessori si raggiungono i risultati dei pannelli più spessi ed è possibile fare sagomature in forme curve.

E il materiale più isolante sul mercato dell’edilizia? È il pannello prodotto dalla Nordtex denominato Vaku-Isotherm. con un valore di λ=0.005 è in grado di isolare in pochi mm qualunque parete. Si tratta di un prodotto complesso a base di polveri di silicio assemblate sottovuoto in una camicia di alluminio.

Il pannello va assolutamente realizzato su misura in quanto non può essere tagliato o perforato. È possibile averlo in spessori da 1 a 4 cm. Il costo ovviamente è allineato alle prestazioni, ma in questo caso è del tutto giustificato dal risultato. Il pannello non è traspirante.

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