Insufflaggio Interno o Esterno

Insufflaggio, inserimento di materiale isolante all’interno delle intercapedini a Genova e provincia

L’insufflaggio consiste in una tecnica che mira al riempimento delle mura a cassa vuota, dotate di intercapedine, tipiche delle abitazioni costruite a partire dagli anni ’60 del secolo scorso. Tramite l’insufflaggio è possibile occupare lo spazio disponibile con prodotti isolanti ad alta efficienza, con l’obiettivo di eliminare eventuali dispersioni termiche e ottenere un maggior risparmio energetico, oltre che un ambiente più confortevole. Gemacht offre efficaci trattamenti di insufflaggio interno ed esterno a Genova, in grado di valorizzare i propri locali in maniera innovativa.

Gemacht opera in Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana e Val d’Aosta.

Molteplici approcci ed interventi

L’insufflaggio avviene tramite l’inserimento di materiale isolante all’interno delle intercapedini delle mura delle costruzioni. Gemacht, grazie alla collaborazione con aziende leader del settore, è in grado di offrire differenti soluzioni, che garantiranno risultati ottimali: lana di vetro Saint-Gobainfibra di cellulosapolistirene in perlesughero in granuli e fibra di legno. L’azienda segue rigide procedure di intervento: le lavorazioni all’esterno, ad esempio, vengono eseguite con ponteggi e autogru, per un impatto minimo sulla costruzione ed i propri ambienti domestici.

Cosa si intende per intercapedine

Gemacht, principalmente a Genova e in Liguria, si occupa di insufflaggio di materiale isolante nella camera d’aria degli edifici quando la tecnica del cappotto esterno non risulta una soluzione efficace.
In edilizia l’intercapedine è uno spazio vuoto compreso tra due interstizi, di solito verticale se si tratta di elementi in muratura, oppure orizzontale se si tratta della copertura di un fabbricato, di dimensioni molto contenute e comunque di dimensione non abitabile, per essere utilizzato per fini tecnici o strutturali.

Diverse tipologie di intercapedine

Esistono inoltre diversi tipologie di intercapedine, ciascuna delle quali assolve a scopi diversi:
quelle ventilate e quelle chiuse:
  • l’intercapedine ventilata si trova a contatto diretto con l’esterno, che consente la circolazione dell’aria dell’intercapedine con quella esterna o con quella dell’ambiente;
  • l’intercapedine chiusa non si trova a contatto diretto con l’aria esterna: l’aria ristagna infatti all’interno dello spazio senza mescolarsi con l’aria esterna;
  • l’intercapedine tra la muratura, detta anche camera d’aria, è uno spazio d’aria interposto tra due pareti verticali parallele.
Lo scopo principale dell’intercapedine è quella di aumentare l’isolamento, cioè incrementare la coibenza termica della muratura esterna come sistema di tamponamento così come accade se si vuole aumentare
l’isolamento acustico di un locale.

Alcune regole tecniche

La creazione di uno strato d’aria chiuso, ovvero un’intercapedine chiusa, è il modo più economico per porre un ostacolo, una barriera alla trasmissione del calore tra due ambienti abitati o tra l’ambiente esterno e quello interno. Occorre però rispettare alcune regole tecniche precise: innanzitutto bisogna mantenere una distanza massima tra le pareti verticali; infatti se la distanza risulta maggiore di 4 o 5 cm, si creano all’interno dell’intercapedine dei moti convettivi che aumentano lo scambio termico tra le due pareti, rendendo di fatto inutile l’esistenza stessa dell’intercapedine perché per tali motivi si trasmette l’umidità. Le intercapedini con dimensione di circa 2 cm di spessore garantiscono, in assoluto, il migliore isolamento termico perché minimizzano lo spostamento d’aria derivante da differenze di temperatura tra le superfici dell’intercapedine stessa.

Protezione contro l’umidità

L’intercapedine muraria può essere anche ventilata: in questo caso però perde completamente la funzione di isolamento termico e in parte anche quello di isolamento acustico migliorando invece la capacità di eliminare la trasmissione di umidità da una parete all’altra. L’intercapedine muraria ventilata si usa di solito per proteggere i locali interni dall’umidità proveniente dai muri contro terra. Infatti in modo da avere un flusso continuo di aria in ingresso e in uscita. L’intercapedine ventilata viene realizzata anche per proteggere dall’irraggiamento solare; nel caso ad esempio di un muro esterno esposto al sole che si scalda quindi tantissimo e potrebbe trasmettere quest’energia all’interno dell’edificio. Una grande intercapedine ventilata evita che il calore si propaghi all’interno: questa tecnica è denominata facciata ventilata ma è a in effetti una tamponatura con un’intercapedine ventilata.

L’insufflaggio

Una tecnica che viene utilizzata da alcuni anni, proprio perché la presenza dell’intercapedine non risulta una soluzione sufficiente ed ottimale per l’edificio, è l’insufflaggio o insufflazione o iniezione di materiale isolante nella camera d’aria dei fabbricati. E’ una tecnica diffusa prima in Europa del Nord ed America del Nord che consiste nel riempire le intercapedini con materiale isolante sfuso.

L’insufflaggio del materiale isolante avviene, dopo aver ispezionato l’intercapedine, con dei fori di prova e realizzando all’interno o all’esterno dell’appartamento / abitazione una serie di fori del diametro di solito di 5-10 centimetri ogni 1,5 metri, a circa 50 centimetri in altezza dai pavimenti e dai soffitti, su tutte le pareti perimetrali. E’ importante che per ogni foro venga fatta un’ispezione visiva per controllare che non ci siano ostruzioni al riempimento omogeneo dell’intercapedine. L’operazione può essere effettuata in poche ore senza necessità di liberare gli ambienti abitati. La foratura può essere realizzata dall’esterno o dall’interno indifferentemente a seconda di come sia può comodo a seconda dell’edificio. Una volta realizzati i fori, con una macchina apposita per l’insufflaggio viene inserito il materiale e quando si è riempita l’intercapedine si stucca il foro. L’insufflaggio è assolutamente da evitare nel caso di pareti danneggiate da crepe o da infiltrazioni d’umidità.

 

Materiali e soluzioni

Esistono vari tipi di materiale e di soluzioni adottabili. Tra le tipologie di materiale più adottate in particolare Italia ci sono: il poliuretano espanso, le fibre e i fiocchi di cellulosa, la lana di vetro in fiocchi, l’EPS con grafite, in alcuni casi anche se in disuso la vermiculite, le fibre e i fiocchi di legno ed il sughero granulare.
Gemacht offre consulenza specifica infatti tutte le soluzioni sopra indicate differiscono per prestazioni e costi, per necessità e convenienza tecnica, rendendo sempre necessario uno studio appropriato del singolo caso prima di procedere con una scelta della soluzione più idonea da adottare.
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